Palazzi Storici

I Palazzi Storici

HISTORICAL BUILDINGS

The monumental and architectural heritage of Tursi presents, in addition to religious buildings of historical-artistic value, also innumerable noble palaces: if in fact the same Land Registry Onciario of 1754 recorded at the time the presence of as many as 21 Nobili families, today there are over 40 historical residences within the municipal territory. Historic houses and palaces risk escaping the inattentive or hasty visitor, because they are harmoniously fused with the forma urbis  of the historical center, among caves dug in the timpa, precipices, ridges and typically Mediterranean vegetation.

 

In the Rione Rabatana the oldest structure is certainly Palazzo De Giorgiis-Labriola, arranged on three floors; some local sources report the construction of the first level around the year 1000, while the altripre represent an eighteenth-century appearance.

 

Coming down from the Rabatana, inside the San Michele district, you will come across Palazzo Latronico, with its imposing and well-preserved structure, with an adjoining chapel, dating back to 1600; the dwelling is characterized by a beautiful atrium with a central staircase leading to the noble floor, a large loggia supported by arches, and an elegant belvedere tower.

 

Another important building is  Palazzo del Barone Brancalasso, located in the center of Piazza Plebiscito, in the district of San Filippo. The structure is typically eighteenth century and is surmounted by three stone statues representing justice, peace and charity. The family crest, placed on both entrance doors, in its symbolism is full of symbolic references to environments initiatory - Religious.

Its construction is shrouded in legend: it is in fact meant that it was built in just one night by three devils who then, in the morning, materialized in the three statues placed on the top of the facade. In fact, in just one night the perimeter of the building was delimited, as some neighbors opposed its construction.

 

Along Corso Vittorio Emanuele, you can finally see Palazzo Ginnari-Guida, dating back to the 1700s. The solid wooden door surmounted by a carved stone arch is noteworthy. The palace still preserves some rooms with decorations and seventeenth-century decorations and a suggestive hanging orange grove. The building has been affected by a recent restoration, and is still inhabited by the Guida family.

 

Il patrimonio monumentale ed architettonico di Tursi presenta, oltre ad edifici religiosi di valore storico-artistico, anche innumerevoli palazzi nobiliari; se infatti lo stesso Catasto Onciario del 1754 registrò all’epoca la presenza di ben 21 famiglie Nobili, oggi si contano oltre 40 dimore storiche all’interno del territorio comunale. Dimore e palazzi storici rischiano di sfuggire al visitatore disattento o frettoloso, poiché armonicamente fusi con la forma urbis del centro storico, tra grotte scavate nella timpa, precipizi, costoni e vegetazione tipicamente mediterranea.

Nel Rione Rabatana la struttura più antica è sicuramente Palazzo De Giorgiis-Labriola, disposto su tre piani; alcune fonti locali riportano la costruzione del primo livello attorno all’anno Mille, mentre gli altri presentano un aspetto settecentesco.

Scendendo dalla Rabatana, all’interno del rione San Michele, ci si imbatte in Palazzo Latronico, dalla struttura imponente e ben conservata, con annessa Cappella , risalente al 1600; la dimora è caratterizzata da un bell’atrio con scalone centrale di accesso al piano nobile, da un ampio loggiato sorretto da archi, e da una elegante torretta belvedere.

Altro importante edificio è poi il Palazzo del Barone Brancalasso, situato al centro di Piazza Plebiscito, nel rione di San Filippo. La struttura è tipicamente settecentesca ed è sormontata da tre statue in pietra che rappresentano la giustizia, la pace e la carità. Lo stemma di famiglia, posto su entrambi i portoni d’ingresso, nella sua simbologia è denso di richiami simbolici ad ambienti iniziatico-religiosi.

La sua costruzione è avvolta nella leggenda: si vuole infatti che sia stato costruito in una sola notte da tre diavoli che poi, al mattino, si sono materializzati nelle tre statue poste sulla sommità della facciata. Nei fatti, in una sola notte venne delimitato il perimetro del palazzo, poiché alcuni confinanti si opponevano alla sua costruzione.

Lungo Corso Vittorio Emanuele si può infine osservare Palazzo Ginnari-Guida, risalente al 1700. Di rilievo il portone in legno massiccio sormontato da un arco in pietra scolpita. Il palazzo conserva ancora alcuni ambienti con decorazioni e dipinti settecenteschi ed un suggestivo aranceto pensile. Lo stabile è stato interessato da un recente intervento di restauro, ed è tutt’ora abitato dalla famiglia Guida.

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Palazzo Vescovile

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Palazzo Guida-Ginnari

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Palazzo Latronico

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Palazzo Brancalasso

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